Riordino: "Guerra tra territori che non rende giustizia alla storia dell'Abruzzo"

TERAMO – Anche l’Abruzzo al Centro aderisce all’iniziativa del sindaco Brucchi a sostegno dell’abolizione di tutte le province e invita i cittadini a recarsi a L’Aquila il prossimo 23 ottobre per impedire, compatti, che vengano presentate al Governo ipotesi alternative alla cancellazione che vedrebbero solo Teramo “scippata” delle sue funzioni di capoluogo. “Abolire tutte le Province – si legge in una nota diffusa dall’associazione presieduta da Francesco Di Giacomo – significa ridistribuire le competenze a Regione e Comuni e conservare sul territorio il presidio delle funzioni. In questo modo la Regione Abruzzo metterebbe in pratica il vero spirito che anima la riforma dei tagli alla spesa pubblica, ponendosi ancora una volta come modello da imitare a livello nazionale, come già lo è stata per gli interventi virtuosi sui costi della politica”. “La proposta – prosegue l’associazione che fa riferimento all’assesore regionale Mauro Di Dalmazio – appare oggi l’unica da presentare ad un Governo che, nell’impossibilità di attuare una riforma seria su questo tema, pone in assurda competizione territori che rischiano di perdere autonomia, uffici, posti di lavoro. Qualunque altra ipotesi rischia di alimentare dannose contrapposizioni campanilistiche, spingendo ad una lotta per la sopravvivenza non degna della fierezza della storia degli abruzzesi. Tanto più se, alla fine, l’unica provincia a pagare il conto di una riforma incompiuta dovesse essere proprio la Provincia di Teramo”.